lunedì 13 febbraio 2017

I posti del cuore parte 1

Credo che tutti abbiano almeno un posto del cuore, spesso legato all' infanzia, o ad un viaggio, o semplicemente legato ad uno o più ricordi.
Io ne ho più di uno di posti del cuore, e sono tutti ad una certa altezza sopra il livello del mare :). Sono nata e cresciuta in un paesino in montagna e i posti che più amo sono posti da cui si può godere di panorami bellissimi, di vista sul lago, o su qualche vallata, da un punto di vista alto comunque.
 Mi sento montanara :) che vi devo dire!


Il primo posto del cuore di cui vi parlerò è il mio paesino di origine: San Zeno di Montagna.
Non so se tutti sentano così forte il legame con le loro origini.
Quando scendo dall' auto e riesco a sentire il cinguettìo degli uccellini così nitido, respiro a fondo e mi sento semplicemente: a casa.
Credo che torneremo a vivere proprio là con mio marito quando saremo in pensione, o almeno così continuiamo a ripetere.
Non abitiamo distanti in realtà, ci basta un quarto d' ora per raggiungerlo, e lo facciamo appena possiamo, io, mio marito e i tre elfi :)...anche se la adolescente e il preadolescente sembrano non apprezzare in particolar modo ultimamente la mancanza di collegamente internet anche se si tratta solo di un paio di ore ... no comment a riguardo!




Appena fuori dal paese c'è un posticino meraviglioso chiamato in dialetto "El mont", ossia " Il monte". E' un esteso bosco di castagni e abeti. Un paradiso. Il mio paradiso perfetto.
Il contatto con la natura mi fa bene, lo avverto ogni volta che ritorniamo a casa. La libertà che una semplice passeggiata tra i castagni, mi dona, non ha prezzo.





















Senza contare che è una continua scoperta, una preziosa  raccolta di materiale per decorazioni, che se fatta con un pò di criterio, stimola la fantasia e l' ispirazione è istantanea.
Non c'è volta che non torni con un pò di pigne, con un rametto di bacche, un pezzo di legno...ma che fascino ha il legno ?! Il legno in generale intendo, i tronchi, i pali dello steccato messo insieme alla vecchia maniera, le pigne, la corteccia... parliamone! quante composizioni low cost si possono fare con pochi pezzi raccolti camminando?! Appena tornati a casa metto tutto il prezioso 'bottino' sul tavolo della veranda e non vedo l' ora di comporre, anche se la verità è che si compone da solo...un cesto, una candela e il gioco è fatto!





















Adoro il profumo del muschio,  e in autunno il profumo delle foglie umide che coprono il terreno, o il loro rumore quando sono secche e gelate ad inverno appena iniziato, mentre le calpesti, mentre cadono lente, il vento che sussurra attraverso i rami.
 Amo altrettanto vedere i primi crochi sbucare dal suolo ancora quasi gelato, e poi il sottobosco colorarsi di pallido perfetto giallo di mille piccole primule ad inizio primavera.
Ai miei figli più grandi, che da piccoli in quel bosco ci passavano tanti pomeriggi con la bici, raccontavo che quello era proprio il bosco dei cento acri. Avete presente quello di Winnie the Pooh? e per convincerli a proseguire  attraverso il bosco , facevo finta di vedere Winnie o Tigro muoversi in fondo alla stradina, o dietro un castagno e loro a bocca aperta correvano e si convincevano, come solo i bimbi sanno fare , di aver visto una finestrina nel grosso tronco laggiù, e che forse era proprio la casetta di Pimpi! E a me che è sempre piaciuto raccontare favole, veniva così facile condire il racconto con mille dettagli rassicuranti e coccolosi.
Per fortuna il piccolo elfo mi ha ridonato la gioia di inventare storie ambientate nel bosco. E' così dolce mentre pende dalle mie labbra , in attesa di sentire che torta avrà sfornato papà orso per tutti gli amici radunati nella grande quercia :)


Nel bosco c'è anche una casetta. L' aveva voluta mio padre, era il suo rifugio , il SUO posto del cuore senza ombra di dubbio! Sono certa che sia felice da lassù di vedere che la nostra piccola baita non è stata abbandonata e che anzi è ancora piena di vita !




















Lo scorso Natale è stato magico, un pò all' avventura potrebbe obiettare qualcuno, ma per chi ama questo modo autentico di vivere le cose è il massimo, pochi fronzoli, buon cibo, canzoni natalizie, la tombola e le carte, come nella migliore tradizione, il fuoco scoppiettante nel camino  e  noi! Cinque cuori in una casetta nel bosco, per un giorno o per tanti, un nido meraviglioso: il nostro!


A presto
Maura